Bluetooth Tracker e Gps Tracker sono due dispositivi in commercio utilizzati per localizzare, monitorare, oltre che per rintracciare sia persone che oggetti o animali, il Bluetooth e il GPS sono dispositivi tecnologici di ultima generazione, che hanno un tipo di funzionamento estremamente versatile, ma pure assolvendo grosso modo alle stesse incombenze sono caratterizzati da importanti differenze tecniche. Il Bluetooth Tracker è un dispositivo di dimensioni relativamente piccole, viene solitamente attaccato tramite adesivo o agganciato a oggetti di uso quotidiano e importanti, che non devono essere persi di vista, si usa quindi per chiavi, portafogli, cellulari, oggetti preziosi di vario tipo e qualsiasi altro oggetto abbiamo necessità di non perdere. Ma che se nel caso perdiamo dobbiamo ritrovare assolutamente e con facilità. Vediamo insieme quali sono le caratteristiche di entrambi con un rapido confronto ovvero un classico Bluetooth vs GPS tracker
Bluetooth Tracker
Questo piccolo Tracker ha il suo funzionamento strettamente correlato all’uso di un’applicazione, che viene installata sullo smartphone, da questa applicazione possiamo visualizzare la posizione dell’oggetto che abbiamo perso, senza dimenticare che questo può avvenire solo se il Tracker è stato posizionato sul dispositivo in questione; lo smartphone e il Tracker sono connessi tra loro attraverso la tecnologia Bluetooth, quando il dispositivo al quale abbiamo attaccato il piccolo Tracker cade o sparisce dalla nostra vista per qualsivoglia motivo, è sufficiente attivare dall’applicazione sullo smartphone un allarme che verrà riprodotto dal Tracker e che ci aiuterà così a ritrovare l’oggetto perduto. Questo può avvenire in un raggio limitato perché effettivamente è un dispositivo utile, ma che non ha effetto sulle grandi distanze; alcuni dispositivi però registrano su una mappa apposita l’ultima posizione nella quale si trovava il dispositivo, prima di perdere la connessione con l’applicazione, perdita causata proprio dall’eccessiva distanza tra il Tracker e lo smartphone, dove abbiamo installato l’applicazione di controllo.
Le funzioni del Bluetooth Tracker
Conoscendo la posizione esatta dove il dispositivo è stato perso è possibile utilizzare un’ultima possibilità di ritrovamento; ovvero nella zona indicata dalla mappa del tracciamento generato dal Tracker e cercare di ristabilire la connessione con l’oggetto, inoltre il Tracker che funziona attraverso il Bluetooth ha la facoltà di inviare una notifica che ci avviserà attraverso lo smartphone che l’oggetto è stato dimenticato o perduto. Questa tecnologia è comoda, utile ma ovviamente ha dei limiti. Molti utenti infatti credono che sia stato pensato e creato per monitorare gli oggetti a qualunque distanza. Purtroppo non è così il raggio d’azione del Bluetooth Tracker non supera i 40 metri al di fuori dei quali è assolutamente impossibile connettersi con l’applicazione che abbiamo scaricato nello smartphone, per monitorare sia la posizione, che per effettuare il recupero dell’oggetto perso. Non è assolutamente utile per monitorare gli spostamenti e il posizionamento dei veicoli in movimento ma è adatto per gli oggetti di uso quotidiano che possiamo avere a portata di mano e quindi perdere e ritrovare, ma in un raggio limitato.
Gps Tracker
Per il GPS invece, dobbiamo sottolineare quante e quali sono le differenze; innanzitutto tornando al problema della distanza e del raggio d’azione dobbiamo ricordare che il GPS funziona su lunghe distanze e viene utilizzato proprio per rintracciare: persone, animali o veicoli in movimento, anche molto lontane da luogo dove noi ci troviamo e effettuiamo la raccolta dei dati e il tracciamento, il GPS è di facile installazione su qualsiasi tipo di oggetto, poiché non servono particolari procedure o software, basta collegarlo e metterlo in funzione, il GPS fa tutto da solo. Però non bisogna dimenticare che il dispositivo deve essere sempre integrato con una SIM card perché questo tipo di Tracker deve connettersi a internet
Raggio d’azione di controllo ampio e attivabile da remoto
In effetti un GPS non può funzionare se non c’è una connessione internet funzionante e di facile ricezione, nella zona in cui vengono raccolti i dati e nella zona in cui effettivamente si trova il veicolo, la persona o l’animale che stiamo cercando. Il GPS comunica la sua posizione grazie a un’applicazione sullo smartphone che fa da tramite come avviene per il Bluetooth, ma su larga scala e con un raggio d’azione più ampio e con opzioni tecniche sicuramente più performanti ed efficaci. I dispositivi GPS più sofisticati hanno una copertura addirittura internazionale; ad esempio se un auto viene rubata nel nostro Paese e valica i confini nazionali il proprietario potrà facilmente rintracciarla molto tranquillamente anche all’estero; poiché la raccolta dei dati avviene attraverso la connessione satellitare. Il GPS offre un monitoraggio completo e una copertura Europea. In aggiunta può attivare a distanza il blocco del motore in caso di furto o di anomalia per inibire appunto da remoto l’accensione del veicolo in questione. L’assistenza tecnica utile è sempre attiva con un servizio di supporto eccellente per malfunzionamenti imprevisti e varie anomalie del localizzatore fisico.